Lo smeraldo è una delle gemme più affascinanti in assoluto il suo verde chiamato appunto “verde-smeraldo”, lo si è ritrovato in tutte le civiltà antiche,insieme al diamante e  ai rubini una delle pietre  più preziose,  è composta da Berillo, un ossido di alluminio e silicio, che presenta delle inclusioni di cromo e vanadio che da alla gemma il suo colore caratteristico le inclusioni sono consentite, e comunque, nelle qualità migliori, lo Smeraldo puro è più pregiato persino del diamante.
Il  nome deriva dal latino "smaragdos” sta indicare la "gemma verde"  si pensa che lo smeraldo sia una gemma conosciuta fin dalla preistoria di sicuro gli Egizi la conoscevano già dal 3000 a.c. grazie ai giacimenti posti in prossimità del  Mar Rosso  nella valle del Sikeit i giacimenti furono  così intensamente sfruttati che erano già esauriti nel 1500 a.c. , divennero famose con il nome di "Miniere di Cleopatra”.
Gli smeraldi erano conosciuti anche in India da tempi antichissimi si suppone che provenissero da miniere della Birmania e da giacimenti posti nel nord dell’India, c’è anche chi avanza l’ipotesi che gli antichi smeraldi Indiani fossero in realtà di origine Egiziana trasportati da intraprendenti commercianti, in India lo smeraldo veniva indicato dalla parola sancrito “ marakata “, che significa "verde" , il Buddismo considera la gemma dello smeraldo uno dei “sette tesori” e viene indicato come simbolo di saggezza.
Anche gli Aztechi conoscevano questa gemma verde e la consideravano una pietra sacra degli Dei, la civiltà  Incas teneva in gran considerazione gli smeraldi che sono stati ritrovati in quasi tutti i tesori scoperti e venivano incastonati in idoli e statuete, è proprio dal sud America  provengono i  migliori smeraldi, che furono subito oggetto di razzia da parte dei conquistadores, questi appena  arrivarono in Colombia scoprirono anche la miniera di Muzo che fu subito massicciamente sfruttata e dove venivano estratte pietre di una bellezza mai vista prima.

Gli smeraldi sono gemme costituite da berillo, ma solo le pietre verdi del berillo vengono definiti smeraldi, invece le gemme azzurre fanno parte della famiglia delle gemme dette Acquamarina, così come le rosa fanno parte delle gemme chiamate Morganite, la varietà gialla del berillo è chiamata invece Eliodoro.
Lo smeraldo è una pietra molto dura, sulla scala di Mosh ha durezza compresa fra 7,5 e 8 quindi vengono per durezza subito dopo diamanti, rubini e zaffiri.

Le pietre dello smeraldo per quanto meno dure del diamante richiedono una accortezza ed abilità non indifferente per essere tagliate, il tipo di taglio caratteristico dello smeraldo è quello quadrangolare a facce parallele detto appunto a “taglio a smeraldo” ma c’è da dire che i tagliatori si sono cimentati in tutti i tagli tipici della altre gemme.
Il taglio dello smeraldo deve non solo essere eseguito con molta cautela ma bisogna fare estrema attenzione alle micro fessure presenti su alcune pietre, queste in fase di taglio e politura vengono trattate con oli e resine al fine di migliorare l’estetica, e bisogna fare estrema attenzione anche quando vengono puliti, perché malgrado lo smeraldo non venga attaccato dagli acidi, il trattare la pietra con detergenti non adatti può portare ad una perdita di trasparenza.

I principali giacimenti di smeraldi si trovano in Colombia da cui proviene quasi il 70% di tutte le gemme di smeraldo commercializzate i giacimenti più importanti sono quelli di  Muzo e  Chivor, questi giacimenti sono sfruttati da almeno mille anni fin dai tempi precolombiani e danno la migliore gemma.
Ma giacimenti di smeraldi sono presenti in vari continenti abbiamo già citato i giacimenti di smeraldi Egiziani oramai esauriti, ma ci sono anche giacimenti in Austria ad Habachtal, che però hanno scarso interesse commerciale.
I giacimenti russi degli Urali nella parte asiatica che danno invece le gemme più grandi per dimensioni, ma sono le pietre estratte  dalle  miniere Sandawana nello Zimbawe  a fornire gli smeraldi più puri.
Sono sfruttati anche giacimenti  in India, Pakistan  e Afghanistan sono da menzionare le produzioni del Brasile e del Madagascar che danno una produzione di pietre di smeraldo molto apprezzate dal mercato.

Come già detto il valore degli smeraldi può raggiungere quotazioni elevatissime, ma bisogna stare molto attenti nell’acquisto di una pietra in quanto i parametri di valutazione sono molto sottili e per un non esperto non è semplice dare un valore affidabile ad una pietra, infatti giudicare e valutare il colore, la qualità e  la trasparenza di una gemma di smeraldo è un’abilità che si acquisisce dopo anni di esperienza.
Quello che da valore allo smeraldo è sopratutto il colore, il verdo intenso luminoso che tende quasi al blu è considerato la colorazione più pregiata, ed è prerogativa sopratutto degli smeraldi Colombiani, se la colorazione dello smeraldo tende ad essere di un verde troppo tenue allora non si parla più di smeraldo ma più semplicemene di berillo verde.
Raramente le gemme di smeraldo sono purissime anzi prevalgono le gemme i cui sono presenti inclusioni di vario tipo, a differenza dei diamanti negli smeraldi piccole inclusioni visibili a occhio nudo  non solo sono tollerate, ma spesso ne aumentano il valore e sono considerate caratteristiche che testano la genuinità della pietra, dato che in commercio esistono anche molte pietre sintetiche.

Essenzialmente più pallido è il colore dello smeraldo inferiore è il suo valore, le inclusione vengono apprezzate, invece le fratture che presenta la gemma dello smeraldo sono considerati difetti, che ne sminuiscono il valore.