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Diamante
Classe
elementi nativi
Densità
3,51-3,52
Composizione chimica
C ( carbonio puro )
Indice di rifrazione
2,417-2,419 (monorifrangente)
Durezza
10
Pleocroismo
assente
Sfaldatura
perfetta
Dispersione
0,044

Gli antichi Greci credevano che i diamanti fossero dei frammenti di stelle caduti sulla terra,alcuni di loro dicevano anche che erano le lacrime degli Dei.
La verità è comunque che l'origine esatta dei diamanti è ancora piuttosto misteriosa.
Sebbene il diamante sia la gemma più dura conosciuta dall'uomo, la sua composizione è molto semplice: è comune carbonio, come la grafite delle matite, ma con una struttura che comporta un punto di fusione di 6900 gradi Fahrenheit, cioè due volte e mezzo il punto di fusione dell'acciaio, miliardi di anni fa le forze elementari di calore e pressione trasformarono il carbonio in diamante, la massa vulcanica in cui questa cristallizzazione avvenne salì e irruppe attraverso la crosta terrestre raffreddandosi nei camini kimberlitici,ed è infatti in questi camini kimberlitici che ancor oggi si trovano i diamanti. 

 

 

Un diamante grezzo assomiglia ad un ciottolo qualsiasi, e nessuno lo degnerebbe di uno sguardo, è l'abilità del tagliatore di diamanti che svela la bellezza che giace nascosta nelle pietre,il tagliatore non può permettersi di fare alcun errore.
Il rischio non esiste solo al momento del taglio, ma in una qualunque delle fasi di lavorazione di ciascuna pietra; sono infatti necessarie alcune ore (a volte giorni) per tagliare e levigare una gemma. In questa lunga lavorazione, un diamante arriva a perdere fino al 50% del suo peso originario!
La bellezza di un diamante dipende dal modo in cui esso riflette la luce, e il tagliatore deve sagomare la pietra in maniera tale che la luce penetri dalla parte superiore, venga riflessa all'interno, ed esca di nuovo dall'alto, in questo modo viene riflessa la maggior quantità di luce, e il diamante risplende con il suo fuoco, la sua brillantezza ed il suo scintillio.
I centri di taglio sono spesso lontanissimi dalle zone di estrazione, sparsi in tutto il mondo, i principali centri di taglio si trovano a New York, Anversa, Tel Aviv e Bombay.

Oggi la maggior parte dei diamanti si trova in Australia, Zaire, Botswana, URSS, Repubblica del Sudafrica, Angola, Namibia e Brasile.

Molti diamanti si trovano dove erano affiorati originariamente e molte delle principali miniere sono state scavate in queste località.
Generalmente in una miniera bisogna scavare 250 tonnellate di roccia per ottenere un diamante da gemma grezzo di un carato,questa sua "rarità" influisce molto sul valore di questa pietra.

Risulta essere utile capire che per un diamante, la sua bellezza e quindi il suo valore possono essere analizzati considerando la sua massa (peso), la sua purezza, il suo colore e il suo taglio.
Gli anglosassoni parlano delle 4 C : Color, Carat, Clarity, Cut.
Precisiamo che queste quattro variabili non sono assolutamente indipendenti e che l'occhio ha la sua incidenza su di un discorso del genere, di due diamanti con le medesime descrizioni una emana sempre un charme superiore all'altro.

Carato (il peso del diamante)
L'unità di misura del peso di un diamante, la massa, si esprime in carati (ct/kt) ed equivale a 0.20 grammi,al di sotto del carato, evochiamo i centesimi di carato, quindi, ogni carato possiede 100 punti.
Più un diamante è di notevoli dimensioni, più raggiunge un'elevata caratura, di conseguenza il suo valore ne trarrà beneficio, ad esempio, un diamante che vanta due carati avrà sicuramente un valore superiore a due diamanti da un carato l'uno, i diamanti tagliati che vantano più di 0,5 carati possono essere considerati abbastanza rari.

Clarity (la purezza del diamante)
La purezza di un diamante si determina a seconda del numero di inclusioni e della loro visibilità, delle loro caratteristiche, dimensioni ed anche il loro dislocamento nella gemma. Il grado di presenza di queste inclusioni può modificare sensibilmente l'aspetto della gemma.
Se non vi è alcuna inclusione visibile tramite lente d'ingrandimento 10x, il diamante viene considerato puro (pulito) dal gioielliere.
Basandosi su questo, più un diamante è puro (assenza di inclusioni) e più il suo valore sarà elevato,diversamente, il diamante comporterà inclusioni di variabile rilievo secondo lo schema descritto di seguito.

IF
Internally Flawless
Nessun difetto ne inclusioni visibili alla lente 10x
VVS1 VVS2
Very Very Small inclusions
Inclusioni molto molto ridotte, difficilmente identificabili alla lente 10x
VS1 VS2
Very Small inclusions
Inclusioni molto ridotte, difficilmente identificabili alla lente 10x
SI1, SI2, SI3
Small Inclusions
Piccole inclusioni, facilmente identificabili alla lente 10x
I1, I2, I3
Imperfect
Inclusioni evidenti anche all'occhio nudo

Cut (il taglio del diamante)
Il taglio del diamante e realizzato in modo da massimizzare le qualità della gemma, risulta essere il criterio determinante e che ha maggiore incidenza sulla sua brillantezza e splendore.
Il taglio, la lucidatura di un diamante e la simmetria data andranno a conferire alla gemma un stile unico, una singolare capacità di saper giocare con la luce che la circonda, le proporzioni delle diverse parti della gemma sono dunque da considerare, che il diamante sia di taglio brillante o di taglio a gradi.

Color (il colore del diamante)
Il colore dei diamanti si suddivide nella categoria delle gamme incolore mentre separatamente troveremo le gamme di colore.
Il colore dei diamanti della gamma incolore viene detta bianco eccezionale, bianco extra, bianco, bianco, bianco leggermente colorito, bianco colorito o colorito, in base alla percettibilità dei colori sottogiacenti.

 
 
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