Luoghi e cose che non potete perdere:
La stazione nord
E’ un magnifico impiego del modernismo valenciano, ricco di tocchi decorativi che arricchiscono quello che è un funzionalissimo luogo di passaggio per molti viaggiatori, la struttura esteriore a forma di U sembra un misto tra un castello di un racconto di fate, il soffitto della stazione è un gioiello di legno adornata da “trecandis”, il tipo di mosaico realizzato con pezzetti di ceramica colorata che storicamente vengono associati all’arte di Gaudì e oggi con Santiago Calatrava, il prestigioso architetto valenciano.
Senza dubbio, la Stazione del Nord è unica nel suo genere.
Nel vestibolo principale, l’ augurio per un buon viaggio è scritto in molte lingue, incluso l’arabo ed il cinese. Demetrio Ribes, l’architetto che disegnò la stazione era senza dubbio un valenciano aperto al mondo.
La Cattedrale di Valencia
La Cattedrale fu costruita dove precedentemente si innalzava una moschea poco dopo che Valencia fu strappata al dominio arabo, con aggiunte e modifiche durante i secoli, la cattedrale è un microcosmo che racchiude tutta la storia architettonica di Valencia.
La Puerta del Palau è totalmente in stile romanico, la torre campanaria del MIGUELETE (1381-1418) e la Puerta de los Apostoles sono gotici, il presbiterio e l’entrata principale dalla Plaza de la Reina sono barocchi, mentre all’interno si trovano molti riferimenti rinascimentali,la cappella del Santo Calice di stile gotico fiammingo si trova nella bellissima sala capitolare, alla destra dell’entrata principale. Si narra che contenga il Santo Graal, il calice dal quale Cristo bevve durante l’Ultima Cena. Una porta conduce al museo della cattedrale che ospita una ricca collezione di dipinti, statue di Benlliure e tesori religiosi. La Cappella di San Francisco Borgia è adornata di due magnifici dipinti del Goya.Alzando lo sguardo si possono vedere i raggi di luce che penetrano dalle finestre traslucide di alabastro della torre, sopra all’altare maggiore.
Dal campanile ottagonale del Miguelete invece si può ammirare la panoramica della città, ma per arrivarci, basta girare a sinistra all’entrata della cattedrale e salire i suoi ripidi e stretti 207 gradini, un’impresa non da poco.
Mercato Central
Di fronte allo splendore gotico della Lonja, all’altro lato della piazza del mercato, è interessante visitare il Mercado Central , terminato di costruire nel 1928 ed inaugurato da Alfonso XIII.
Il mercato è un insieme di odori, colori e movimento con i suoi 959 banchi che offrono il meglio dei loro prodotti freschi, nel lato nord, vi è l’annesso mercato del pesce , i banchi che attirano più l’attenzione sono quelli con vere e proprie “cascate” di crostacei, l’elemento che colpisce è anche la struttura d’acciaio e le vetrate colorate che lasciano entrare la luce, così come le bellissime ceramiche della facciata dipinte a mano che simboleggiano la ricchezza dei prodotti ortofrutticoli valenciani.
All’esterno, sopra il tetto vi è una statua raffigurante un uccello verde, la leggenda narra che un tempo, i padri di famiglia disperati dei villaggi poveri dell’ Aragon portassero a Valencia i loro figli che non riuscivano a sfamare gli dicevano “ guarda quell’uccello strano” e quando il figlio alzava lo sguardo, il padre scompariva dalla sua vista, tra la folla, così il figlio rimasto orfano avrebbe poi trovato lavoro come facchino o operaio nel mercato.
La Lonja
Uno dei monumenti del gotico civile più importante d’ Europa fu fondato nel 1498 come primo luogo di riunione e di scambio di merci per i commercianti, patrimonio dell’Umanità Mondiale (UNESCO 1996).Il salone delle colonne o sala della contrattazione presenta colonne elicoidali, meravigliosi pilastri spiraliformi che ricordano bastoncini di caramello, all’interno della Lonja è da segnalare uno splendido patio con alberi di arancio.
Barrio del Carmen
Il quartiere più vivo di Valencia
Il Barrio del Carmen è uno dei quartieri storici del centro con una storia millenaria alle spalle, conosciuto per la sua intensa vita notturna che lo rendono il luogo preferito dai giovani di Valencia,pieno di bar, tapas, ristoranti e locali vari, è animato giorno e notte da un viavai senza sosta di turisti e universitari in cerca di divertimento, di giorno il Barrio è il luogo dello shopping alternativo, anche se sono molte le grandi marche che hanno trovato spazio nel quartiere. Si tratta dell'ultima trasformazione di questo quartiere che nel corso dei secoli è stato rifugio degli arabi, caserma, luogo di prostituzione, quartiere dell'aristocrazia araba nel medioevo, quartiere operaio nel 1900 fino alla attuale trasformazione in luogo del divertimento di Valencia.
Le torri del Barrio del Carmen
I due elementi storici più interessanti del Barrio del Carmen sono due torri: la Torres de Quart e la Torres de Serranos.
Entrambe servivano a difendere il quartiere dall'esterno.
Las Torres de Quart furono costruite intorno al 1460 in stile tardo-gotico militare, La Porta de Serranos o Torres de Serranos era l'entrata attraverso l'antica muraglia di Valencia, è uno dei monumenti più importanti è meglio conservati di Valencia
Mercado de Colón e Calle de Colòn
Il Mercato del Colòn è un altro gioiello dell'architettura modernista riconvertito in spazio destinato al tempo libero con le sue caffetterie, ristoranti, centro commerciale, negozi di artigianato tradizionale e fioristi, mentre la via Cristòbal Colòn è molto importante dal punto vista commerciale, infatti lungo il suo cammino si incontrano moltissimi negozi di tutti i tipi, devo dire che molti negozi, sopratutto quelli di abbigliamento, sembrano parlare italiano,infatti ho trovato molti marchi famosi italiani, la via è molto lunga e oltra ai negozi si trovano alberghi e centri commerciali come la famosissima qui in Spagna, catena di centri commerciali “El Corte Ingles”.
La Città dell’ Arte e delle Scienze di Valencia
Si tratta di un enorme complesso che include cinque aree principali situate lungo il fiume Turia, disegnato dall’architetto Santiago Calavatra fu iniziato ne 1996 e rappresenta un esempio importante e impressionante di architettura moderna, la sua costruzione ha dato un forte impulso alla città e ne ha rafforzato i caratteri distintivi.
Le cinque aree principali della Città delle arti e delle scienze sono:
El Palau de les Arts Reina Sofía — Centro d’arte Regina Sofia e Opera house
L'Hemisfèric — Imax Cinema, Planetarium e Laserium
L'Umbracle — Giardini e patio
El Museu de les Ciències Príncipe Felipe — Museo delle scienze
L'Oceanogràfic — Museo oceanografico all’aperto
Il Palazzo delle Arti Reina Sofía
E’ stato l'ultima costruzione costruita a completamento della Città della Scienza di Valencia.
Ha l'obiettivo di diffondere la lirica e la cultura scenica in tutta la Regione Valenciana, dentro questo splendido palazzo, forse il più bello di tutta la città, trovano spazio tutte le manifestazioni artistiche e culturali legate a musica, danza e teatro.
Santiago Calatrava, il grande architetto di Valencia che ha progettato la Città della Scienza, ha immaginato questo palazzo come una nave che arrivata dal mare si arena nel letto del fiume Turia, proprio dove è stata costruita la Città della Scienza,la struttura esterna ricorda molto il teatro dell'opera di Sydney.
Il Museo della scienza e gli spazi espositivi
L'edifico è maestoso, con un'architettura molto innovativa che occupa circa 40.000 mq di spazio e con un'altezza di circa 75 metri. Degli ascensori panoramici portano ai diversi piani del palazzo, su cui ci sono spazi per passeggiare e giardini. Il Palazzo delle Arti è diviso in quattro grandi aree, ognuna dedicata ad un'arte scenica: opera, musica, balletto e teatro. Le quattro sale permettono la rappresentazione di tutte opere sceniche classiche e contemporanee.
Il motto del Museo della Scienza di Valencia è "Toccare è sempre permesso",mentre per tutti gli altri musei del mondo è l'imperativo è "Vietato toccare", è proprio il contatto con la scienza che si chiede.
Tutte le installazioni e le esposizioni richiedono la partecipazione attiva dei visitatori, grandi e piccoli. ad esempio, nel laboratorio dedicato al DNA è possibile muoversi in modo interattivo all'interno delle sequenza di Genoma e capire come si uniscono i cromosomi che danno origine alla nostra vita, allo stesso modo, nel laboratorio di Foucault si imparano alcuni principi che regolano il movimento della Terra e si può osservare in azione il famoso "Pendolo di Foucault".
Umbracle
L'Umbracle deve essere la parte del complesso più proiettata verso il futuro,si tratta di una passeggiata panoramica di circa 320 metri formata da granito, legno, acciaio e opere d'arte, che accompagnano i visitatori lungo un percorso dall'alto su tutta la Città della Scienza, uno spazio da cui si può vedere il presente e, soprattutto, il futuro della Scienza e della Tecnologia.
L'Umbracle riprende in modo estremamente moderno e tecnologico la tradizione europea del Giardino d'Inverno, la passeggiata è accompagnata da 55 archi fissi e 54 mobili, alti fino a 32,80 metri. Sopra gli archi ci sono piante rampicanti, che stanno prendendo progressivamente possesso di tutti gli archi, le piante che Calatrava ha scelto sono la madreselva (caprifoglio) per la sua forza e la Bouganvillea per la sua bellezza ornamentale, Il pavimento è decorato con il Tek, un legno tropicale resistente ad acqua, vento e sole, lungo il percorso sono stati piantati 50 tipi di specie floreali tipiche della regione di Valencia, completano questo splendido giardino 99 palme, 78 palme nane, 62 aranci, 42 alberi di specie diverse ma tutte tipiche del territorio valenciano e altre centinaia di specie floreali di tutto il mondo.
Calatrava non ha pensato all' Umbracle solo come a uno splendido giardino ma anche ad una vera e propria galleria a cielo aperto, infatti, sono ospitati sei sculture di famosi artisti contemporanei, "Paisatge", di Francés Abad, "Motoret", di Miguel Navarro, "Sin Título", di Joan Cardells, "Cristalización de la Sequía" di Nacho Criado, "Acceso", di Ramón de Soto, e "Exit" di Yoko Ono.
Hemisfèric
L'Hemisfèric a qualcuno ricorda un'immensa tartaruga che emerge dalle acque ad altri invece la gigantesca metà di un occhio che diventa intero grazie al riflesso simmetrico sull'acqua. In realtà, la sfera interna,le finestre movibilli esterne, i cancelli che proteggono la struttura, danno proprio l'ideo dell'occhio umano. Soprattutto di sera, quando si accendono le luci e l'Hemisfèric si riflette nei 24.000 mmq di stagno su cui è adagiato.
La parte più importante di tutta la struttura è la sfera centrale che ospita il grande planetario e la sala per le proiezioni delle pellicole tridimensionali Imax, inclinati su comode poltrone, un immenso schermo ovale avvolge la vista degli spettatori, scene iperrealistiche vengono proiettate trasportando la fantasia in mondi lontani, la sensazione è quella di trovarsi dentro le proiezioni, veramente favoloso,il 3D con questa tecnologia è espresso nel massimo realismo.
Come nei classici cinema bisogna prenotare lo spettacolo, sono 6 diverse proiezioni della durata di 45 minuti ,il mio consiglio è di prenotare lo spettacolo appena arrivati, altrimenti vi toccherà “accontentarvi” delle pellicole meno interessanti, anche se secondo me sono tutte bellissime.
Oceanografic
Nel Museo Oceanografico di Valencia, che è all’interno del Museo dell’Arte e delle Scienze, sono stati riprodotti i principali scenari marini del pianeta.
Dopo essere passati per l’edificio d’ingresso troviamo subito riprodotto l’ambiente del Mar Mediterraneo ed in particolare quello della fauna marina della penisola Iberica, mediante sette diversi acquari dove si possono apprezzare il cambio degli scenari e degli organismi marini che variano a seconda della profondità in cui questi vivono. Impressionante la cupola di cristallo trasparente dove ci si può mettere per essere completamente circondati dall’acqua e da centinaia di pesci che ti nuotano intorno.
Dopo il mar mediterraneo nell’edifico successivo è rappresentato la zona delle acque tiepide e tropicali. In questa sezione dell’Oceanografico vengono rappresentate i fondali marini della costa californiana e quelli della penisola de Izu in Giappone. Qui è bellissimo passeggiare in un lunghissimo tunnel sottomarino di 70 metri, circondato da moltissime specie di pesci viaggiando in un percorso marino che parte dalle coste europee fino ad arrivare nel mare dei tropici. Suggestiva anche la sezione dedicata alle meduse e ai cavallucci marini. Moltissimi anche i pesci tropicali dai mille colori.
All’esterno toviamo la zona che rappresenta le zone umide, dove toviamo, in una uccelliera di 26 metri di diametro, bellissimi uccelli colorati.
Nelle vicinanze dell’ucceliera c’è il lago centrale con i suoi cormorani, i suoi pellicani, i cigni e le simpatiche papere.
Altra zona molto bella è quella riservata alle isole, dove ci sono grandissimi leoni marini, che dire poi della zona dedicata all’Artico, dove è riprodotto un gigantesco iglù di 12 metri di altezza dove potrete osservare il comportamento di foche e delle bellissime e bianche belughe. Nella zona adiacente, quella dell’Antartico dove in una zona rocciosa giocano e nuotano i divertenti pinguini.
Avete paura degli squali? Allora evitate di entrare nella zona dell’Oceano dove in due torri sottomarine e in un tunnel lungo 30 metri verrete sfiorati dalle principali specie di questi enormi e poco rassicuranti pesci, da enormi razze e altri pesci di grandi dimensioni.
Suggestivo anche l’auditorium dedicato al Mar Rosso, che con i suoi 400 posti e il suo sfondo fatto da un enorme acquario riprodotti i fondali marini di questa bellissima zona del nostro pianeta. Questo è il posto adatto per poter un po’ riposare dopo la lunga camminata in questo splendido posto.
La visita si chiude con il Delfinario più grande d’Europa composto da 5 piscine e dove potrete ammirare un bellissimo spettacolo di questi splendidi mammiferi. L’orario degli spettacoli, vi consiglio di chiederli al momento dell’ingresso, in questo modo riuscirete ad organizzare la visita in modo da non perdere nulla di questo splendido posto.
Al suo interno ci sono vari posti ristoro, vi segnalo in particolare il ristorante sottomarino dove potrete mangiare circondato da migliaia di pesci. Un consiglio, se volete mangiare qui, prenotate subito una volta entrati, altrimenti difficilmente troverete posto.
Per info guardate il sito:
www.cac.es
La gastronomia e la Movida di Valencia
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