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Giocare con gli elementi: ACQUA

L’acqua è forse l’elemento che più affascina da sempre i fotografi di tutto il Mondo, su molte riviste abbiamo visto fantastiche foto che hanno come soggetto principale questo elemento.
Se pensiamo all’acqua la prima cosa che ci viene in mente è a un liquido trasparente e incolore, quindi un soggetto poco interessante da fotografare, eccoci allo sbaglio.
L’acqua e i liquidi in generale sono molto affascinanti e creano una miriade di forme sempre diverse e uniche, senza considerare il fatto che la sua trasparenza, che è anche una “ lente ” naturale, la possiamo utilizzare per fare qualcosa che stimola la nostra creatività.

Che ne dite se proviamo a immortalare in alcuni scatti  LA GOCCIA ?
Avete presente il rumore del rubinetto che perde?
E’ molto fastidioso, ma il suo formarsi, svilupparsi e il “ frantumarsi ” su una superfice è molto bello da vedere, ma altrettanto difficile da catturare.
PROVIAMOCI !

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La goccia come soggetto principale dell’immagine è stata vista e rivista su molte pubblicazioni fotografiche, ma da molti mai sperimentato, adesso che ho provato a immortalarla in alcuni scatti mi rendo conto della difficoltà di ottenere una foto perfetta.
La goccia è:
Trasparente, piccola, veloce, e…………….. liquida!
Queste cose ci creano molti problemi da risolvere, come fare?
Io direi di accendere il “ neurone ”, utilizziamo la nostra fantasia.
Vediamo cosa ci occorre:

  • Acqua, o altri liquidi
  • Bottiglietta o “ qualcosa” per regolare il flusso delle goccie
  • Bichieriere, calice, piatto, contenitore o qualsiasi recipiente
  • Piccoli oggetti da utilizzare per creare la scena e utili per la messa a fuoco
  • Fotocamera, cavalletto, flash, luce tanta luce
  • Pazienza e fortuna

Iniziamo:

Come primissima cosa bisogna trovare la “giustazona per poter effettuare questi scatti, l’acqua bagna, anche se utilizziamo dei contenitori gli schizzi dei liquidi escono fuori , le prime prove che ho fatto le ho fatte sul tavolo di cucina utilizzando la sedia come piedistallo da dove far gocciolare il mio “meccanismo”, poi ho provato il lavandino  che può anche andar bene, ma non mi è stato possibile piazzare la reflex con la giusta inclinazione che volevo, alla fine ho deciso di creare un mio piccolo “studio” fotografico in garage o in una stanza di casa dove è possibile “creare” la zona fotografica senza dover tutte le volte mettere e levare tutti gli oggetti di cui abbiamo bisogno.
Ok, dopo aver risolto il primo intoppo ecco che ne subentra un altro, Come fare la goccia?
Sembrerebbe facile ma non lo è, abbiamo bisogno di qualcosa che ci faccia regolare la caduta, per prima cosa ho provato con un contagocce ma subito ho capito che ho bisogno delle mani libere e di una quantità di liquido superiore, quindi ho bocciato questa idea, poi cercando sul Web ho visto che alcune persone hanno usato un bicchiere con un panno di carta che fuoriesce e assorbendo il liquido lo fa gocciolare, ecco questo metodo potrebbe anche andare ma a me non basta, ho intenzione di utilizzare liquidi un po’ più densi e il panno di carta non è in grado di assorbirli in maniera adeguata.
Ecco che mi viene l’idea!
Flussometro, si ,quello che viene usato in ospedale insieme alle sacche di liquido salino, con questo posso anche regolare il flusso delle gocce e visto che ha un tubicino lungo almeno un metro posso anche metterlo a distanze diverse, questo è perfetto per quello che mi serve, però  ho dovuto fargli una piccola modifica, mescolando i liquidi quelli più densi non passavano, allora ho preso una bottiglietta di acqua ho bucato il tappo e gli ho incollato con la pistola a caldo la parte superiore del flussometro e tagliato all’altezza  del filtro il tubicino, così d’avere il tubo libero e potere regolare l’intensità della caduta della goccia.

Adesso viene il bello, catturiamo la goccia.

Per  poter congelare il movimento è necessario utilizzare tempi piuttosto veloci in modo da poter vedere gli schizzi d’acqua ben definiti ed evitare il di avere una fotografia mossa.
Bisogna piazzare la reflex sul cavalletto, scegliere la giusta inclinazione di solito 45° è quella ottimale per catturare la corona e gli schizzi, poi piazzare il flash con il cavo sincro a una distanza ravvicinata alla  goccia in modo d’avere il lampo di luce ottimale, poi dobbiamo impostare la fotocamera con la priorità di tempo (S), o meglio ancora in manuale (M) per poter gestire la profondità di campo.
Quando parlo di tempi rapidissimi è naturale anche poter disporre di una buona quantità di luce, per impressionare in una piccolissima frazione di secondo il sensore, quindi più vicino è il flash e meglio è.
Capita spesso che non sia possibile, utilizzando l’illuminatore, scendere sotto certi tempi (1/100 di secondo),  per esempio la reflex che ho utilizzato per questi scatti, la Nikon D3000, permette di arrivare a 1/200 in sincro flash (Nikon SB-700), ma se la vostra fotocamera vi permette di utilizzare tempi più veloci provate a stare su 1/500, altrimenti meglio avere molta luce e giocare un po’ con gli ISO, però peggiorando leggermente la quailità dell’immagine
Naturalmente questo discorso cambia anche in base alle ottiche che disponiamo, più è lunga l’ottica più velocemente deve operare la macchina.
In pratica in base alle prove che ho fatto, consiglio di operare in manuale, avendo così la possibilità di giocare sul tempo ma anche sulla profondità di campo intervenendo sul diaframma, dopo varie prove io ho trovato ottimale questa impostazione: f 16, 1/160 ISO100

Alcuni consigli:
1 Utilizzate un’oggetto per la messa a fuoco automatica, posizionatelo nel punto desiderato mettete a fuoco, ma  prima di scattare mettete l’interruttore su M (messa a fuoco manuale), in questo modo avete la messa a fuoco nel punto desiderato e non mandate nei “pazzi” il sensore della macchina.

2 Posizionate il flash a lato del soggetto per dare più profondità allo scatto.

3 Provate a usare liquidi diversi per ottenere risultati interessanti, per esempio io ho usato il latte,ma anche il vino, l’olio, succo di frutto ecc…..

Una cosa fondamentale che vi serve è la pazienza, non demoralizzatevi se non riuscite a ottenere lo scatto desiderato, non è semplice , anzi, a volte per uno scatto “perfetto” bisogna farne 100/200, quindi ……… non mi rimane altro che dirvi ……In bocca al lupo!

 
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